martedì 30 aprile 2013

Pasqua a Parigi


Di capitali europee ne avevo viste solo due (oltre Roma, ovviamente) e tutte e due con la mia vecchia classe del liceo. Dublino, in seconda e Berlino in quinto ♥
Mai nessuna da turista vera, sono sempre rimasta nello stivale prima di metter piede in Svizzera (ah, in realtà sono stata a Nizza e Antibes ma lì ci andai solo per le orche *_* e non sono capitali!).
Ufficialmente sono qui dal 27 ottobre 2012 e nei primi del 2013 ho aggiunto Berna alla lista! Città veramente carina, concentrata e dannatamente fredda! Non ho visto gli orsi, simbolo della città, e sinceramente non trovo molto carino tenerne alcuni lì, in un ambiente a loro estraneo, solo per mostrarli ai turisti... La cosa che invece ho visto ed amato è l'orologio meccanico! Se fosse stato lievemente più piccolo, avrei di sicuro provato a portarmelo a casa! dovrò comprare un cucu prima o poi...
A Pasqua, con una coppia di amici, abbiamo deciso di visitare la capitale degli innamorati. Parigi.
Ovviamente, visto che l'età anagrafica non conta nulla, abbiamo inserito nel nostro giro anche Disneyland Paris!
Seicento chilometri è la distanza tra Zurigo e Parigi ma, quando la compagnia è piacevole, le 6-7 ore di macchina passano più velocemente di quanto si possa pensare.
Disneyland è stato come un salto nel passato. Le musiche allegre ed evocative ti scaraventano anni indietro e ti riportano all'età di 8 anni dove tutto è magia. Erano decenni che volevo visitarlo e, in tutta sincerità, l'ho lasciato un giorno e mezzo dopo con la tristezza nel cuore e la promessa che ritornerò!
Un giorno e mezzo è poco, ne servono almeno 3 per visitare tutto con calma e godersi a pieno l'atmosfera. E' un'esperienza che consiglio a tutti, adulti e bambini! Magari approfittando dei chioschi per gustare una mela caramellata (che è l'essenza della bontà) e sgranocchiare i pop corn zuccherati del parco.
Tra pirati, draghi, spettri, alieni e cavalieri il tempo corre veloce. Anche le attrazioni più sciocche sono concepite con così tanta attenzione ed un pizzico di magia da renderle speciali ed enormemente piacevoli. E poi c'è il castello.
Simbolo della Walt Disney e protagonista dello show notturno. Nelle segrete vi è la tana del drago mentre all'interno si narra la storia di Aurora e Filippo. Ovviamente non ho potuto non prendere una tiara. Chi potrebbe mai uscire dal castello de La Bella Addormentata senza una bellissima, luccicosa tiara? Io no di certo ♥
Per essere breve... Disneyland mi ha rapito. Ci ho lasciato un pezzo di cuore e lo consiglio a tutti, indipendentemente dall'età. Anche Ema si è divertito, non è riuscito ad estrarre Excalibur o ad incontrare Peter Pan ma è stato contento lo stesso. In realtà avevamo anche pensato di abbandonare la visita a Parigi per rimanere più tempo lì ma avremmo perso i soldi della stanza così... 
Oh non fate quelle facce! Siamo due dannati nerd! Cosa ce ne frega della torre eifel se abbiamo un castello da favola, un baia di pirati, le navicelle di Star Wars e, questo forse vale solo per me, le principesse e i PRINCIPI Disney??
Alla fine, tuttavia, siamo stati a Parigi.
E' grandissima, evocativa ed affascinante. Abbiamo avuto poco tempo e il freddo è stata una costante poco gentile di tutto il viaggio. Avevo preparato le mete cercando di vedere quante più cose possibili nel tempo rimasto e, considerando il poco tempo, sono soddisfatta.
La prima tappa è stata la Basilique du Sacre-Coeur e, ovviamente Montmartre. Poiché era la domenica di Pasqua, non siamo entrati nella Basilica l'abbiamo ammirata da fuori e goduto della vista che quella collina ci ha offerto. Un inizio spettacolare anche considerando i venditori ambulanti che come hanno sentito parlare italiano sono accorsi come avvoltoi! Di italiani, infatti, ne abbiamo incontrati a palate. Era la lingua più parlata dopo il francese... è stato inquietante!
Dopo una visita al Moulin Rouge per qualche foto e per meravigliarsi del listino prezzi, ci siamo diretti verso  l'Avenue des Champs-Élysées e, quindi, dell'Arc de Triomphe.
Non sapevo che ci si potesse salir sopra ed è stata un'esperienza suggestiva. Duecento e rotti scalini a chiocciola per una vista mozza fiato. E, finalmente, dall'alto dell'Arco, abbiamo avvistato la Torre Eifel.
E' marrone. Per me è stato uno shock! Pensavo fosse grigia, non marrone! Ed è incredibilmente alta! Purtroppo non siamo saliti in cima ma l'abbiamo ammirata solo dal basso, scattando centinaia di foto più o meno stupide.
Dopo il simbolo di Parigi non potevamo che recarci da Notre Dame. Con le campane nuove si apprestava a festeggiare il suo 850esimo compleanno... Ma se li porta bene gli anni eh, ve lo garantisco!
Come ultima tappa abbiamo passeggiato nel quartiere spagnolo, tra la fontaine Saint-Michel e i centinaia di ristorantini che popolano quelle strade.
Abbiamo mangiato greco, tanto per la cronaca. Un delizioso mega spiedino di pesce!
L'ultimo giorno, prima di rientrare in Svizzera, siamo stati a Versailles. Cancelli d'oro, mole imponente ed immensi giardini. Purtroppo siamo stati sfortunati... La reggia era chiusa per tanto abbiamo potuto godere solo dei giardini e non degli interni. Un vero peccato... Dovremo tornarci, così da visitare anche il Louvre e passare qualche altro giorno a Disneyland ;)

E' stato un week end lungo e stancante ma ricco di emozioni. Non importa quante poche ore abbiamo dormito, per quanti chilometri abbiamo camminato e quanto freddo abbiamo incontrato. 
Ne è valsa la pena ed è un'esperienza che consiglio vivamente!

1 commento:

  1. Ciao, Cilla!
    Prima di tutto, grazie per i complimenti, sono super graditi, soprattutto considerando che hai letto solo la prima parte, che forse è la più ostica.
    Poi volevo dirti che tempo fa inviai a Castel s.Pietro (Svizzera) un piego libri e non mi fecero problemi, se è ancora così, posso provare a informarmi per inviarti i cartacei.
    Comunque la seconda parte dell'ebook dipende da Youcanprint, spero per fine giugno, ma non sono più tanto sicura, forse scala a luglio.
    Grazie ancora per avermi scritto ^_^
    Dil

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