lunedì 16 dicembre 2013

Team & Ship

(Questo post è ad alto contenuto di spoiler su : Nightshade, The Infernal Device, Anita Blake)

Quando si legge una saga e la si ama, è impossibile non scegliere un personaggio preferito.
A volte la tua preferenza combacia con quella della maggior parte del fandom, altre sei una delle poche pecore nere ma, il vero problema, nasce quando quello che tu desideri non rientra nei desideri dell'autore. Le lotte tra i vari team sono divertenti se l'autore è dalla tua parte, altrimenti possono essere esasperanti e, ogni tanto, sconvolgenti.
La prima volta che ho perso questa lotta è stato con la saga di Twilight. Correva l'anno 2008/2009 ed erano due i team che si contendevano l'attenzione della Meyer: il team Edward e il team Jacob. Ovviamente io facevo parte di quello di Jacob, ho sempre preferito i lupi ai vampiri, che volete farci? Un caldo, simpatico ed aitante nativo americano che si trasforma in un enorme lupo o un bianchiccio, gelido, troppo sdolcinato vampiro morto e succhiasangue? Ho odiato Bella per la sua scelta... Ed ho odiato la Meyer per come ha concluso quella saga. Tuttavia, benché non apprezzassi le sue scelte, le capii.

La lotta tra vampiri e mannari mi ha spezzato una seconda volta il cuore nella saga di Anita Blake. L'Ulfric Richard VS il vampiro Jean-Claude. Che poi la Hamilton mi abbia praticamente spezzato la figura di Richard è storia ma, nei primi libri, quella scelta davvero mi fece perdere le staffe! Copio incollo il mio commento sui famosi capitoli 36, 37 e 38 di "Il ballo della morte" per rendervi l'idea di come ci rimasi male...

Ok, Anita è una necromante. Un'ammazza vampiri. Una risvegliante. Lei non prova più nulla quando toglie una vita, è un mostro racchiuso in una donna piccola dal viso innocente. Lei non va a letto con i mostri, li uccide. Esce con il Master della città e con il maschio alfa del branco di licantropi della città. Si lamenta di uno perché è un cadavere e non si fa sesso con i cadaveri. L'altro dice di amarlo ma gli rimprovera di non avere le palle per uccidere il capobranco. Di non essere in grado di accettare il lupo che è in luiDiventa la serva umana di uno e La Lupa dell'altro e poi...? Quando finalmente ha fatto uscire le palle a Richard, gli fa uccidere Marcus sapendo che quelli sono lupi mannari e non cuccioli di labrador, lei che fa? Scappa schifata e impaurita perché Richard ora è lupo, perché mangia carne fresca ed è fortissimo e spaventoso. E dove scappa? Va a farsi sbattere dal cadavere... -.-' Non solo tradisce la fiducia di Richard, lo umilia di fronte al branco e, come ciliegina sulla torta, se ne va a letto con il vampiro. Dopotutto ciò gli dice anche di amarlo!!

Ovviamente è difficile che un triangolo amoroso possa far felici entrambi i team. Nel bene o nel male tutti si aspettano una scelta. Delle volte non è quella che vorremmo ma l'accettiamo. Non sempre però le cose vanno come ci si aspetta. Quest'anno mi sono "scontrata" con due finali davvero inusuali. Uno mi ha perplesso ma alla fine l'ho amato. L'altro mi ha fatto perdere le staffe e ho seriamente pensato di minacciare l'autrice affinché scrivesse non un finale alternativo ma proprio un'errata corrige!

Parliamo del primo caso, una saga che mi ha preso il cuore in questo fine 2013. The Infernal Device di Cassandra Clare. Team Will e Team Jem, schierati per il cuore di Tessa. Poiché io ho un debole per i personaggi pieni di carisma, ego e sarcasmo, Will non poteva che accaparrarsi il mio cuore. Tuttavia, a differenza di molte altre volte, anche il rivale non mi dispiaceva... Questo perché la Clare ha creato un triangolo davvero inusuale. Non solo i due ragazzi sono innamorati della stessa ragazza e lei li ama a sua volta, in modo diverso ma comunque intenso, loro due sono anche legati profondamente. Per chi conosce un po' la storia degli Shadowhunter, sono parabatai e migliori amici. Sono così legati che Will direbbe a Tessa di scegliere e far felice Jem, Jem, di rimando, le direbbe che è Will che merita il suo amore perché ha sofferto tanto e merita la felicità. Ora ditemi, a prescindere da chi preferite, come potete odiare l'altro? E' impossibile! Quindi avrei accettato qualsiasi epilogo, cuore mio spezzato o meno. Ed è qui che la Clare sorprende. Gioca un po' con noi e un po' con i protagonisti e, alla fine, rende felici tutti. Usando l'immortalità di Tessa e il destino di Jem, lascia che l'amore, quello vero, addolcisca il cuore di tutti. Una buona fetta del fandom l'ha attaccata per questo ma, leggendo le sue risposte, non posso che amare di più quest'epilogo e attendere, come se già non lo facessi, City of Heavenly Fire.

Ed ora, l'epilogo peggiore di questo 2013. Una saga che mi aveva conquistato, da cui mi aspettavo tanto e che temevo mi avrebbe rotto il cuore.
Ora, intendiamoci. Non mi aspetto che tutto si risolva come vorrei. Anche se la scelta presa dall'autore non mi esalta, di norma apprezzo sul serio che sia riuscito a farmi battere il cuore, emozionare e, perché no, adirare. Quindi, quando parlo di Nightshade non mi riferisco solo alla scelta di Calla. E' vero che tutto il terzo volume di basava su quello, Ren o Shay, ma non è stata la scelta finale a farmi perdere le staffe, è stato il modo in cui è avvenuta.
Devo dirlo. Ren io l'ho amato. Dal primo libro. Ho adorato i suoi modi, il suo essere alpha, le responsabilità. In questo terzo volume è stato esplosivo! Benché l'autrice ha dato molti più momenti d'intimità a Shay e Calla, Ren è riuscito a rendere alcune parti bollenti solo con la sua presenza. Tuttavia, immaginavo già da un po' chi avrebbe vinto perché era chiara la preferenza dell'autrice e quindi di Calla. Poco importa quanto io disprezzassi Shay. Sul serio, mai nessun antagonista mi era risultato tanto intollerabile e finto. Ma va beh, potevo anche apprezzare l'epilogo se... E qui c'è l'enorme SE che ha rovinato tutta la saga.
La morte di uno dei due contendenti è una scelta pessima a mio avviso. Perché Calla alla fine non sceglie, è l'autrice che le rende la scelta semplice. Uccide Ren. E non lo fa morire in un'epica battaglia, facendolo magari sacrificare per un bene maggiore. Aveva anche la scelta lì, a portata di mano, un sacrificio. Un combattimento epico. La vendetta tanto agognata. No, niente di tutto ciò accade. La sua morte è veloce, irrimediabile e stupida. Nel suo ultimo attimo Ren è quello che non è mai stato, impulsivo. Si lancia come uno sciocco contro il suo nemico numero 1. Colui che gli ha reso la vita un inferno, che l'ha imbrogliato, che si è preso la vita dei suoi genitori. E muore. Così, come un cucciolo inesperto. Collo spezzato e addio, Ren esce di scena. Il cattivo vince (anche se la vittoria per lui durerà due secondi) e il problema della scelta sparisce. C'è solo Shay, addio Ren.
WTF
Stiamo scherzando? Goodreads è pieno di fan sconvolti. E io sono tra quelli. Il finale più brutto mai letto. Il vero epilogo, le ultime pagine, mi sono anche piaciute. Le ho trovate forzate eh, perché se voleva essere crudele tanto con Ren quanto con gli altri, sarebbe finito diversamente ma, potevo anche accettarlo. Ma la fine di Ren ha rovinato tutto. Peccato.